Da venerdì 14 gennaio 2022 è entrata in vigore anche in Italia la direttiva europea SUP (Single Use Plastics), che punta alla riduzione della plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile come previsto dal decreto legislativo n.196/2021 in attuazione della direttiva europea n. 2019/904. Lo stop riguarda tutti quegli articoli costituiti da plastica monouso e oxo-degradabile, ossia creati con degli additivi che permottono la frantumazione in pezzi minuscoli quando esposti al calore o alla luce ultravioletta.

 

Mentre la PLASTIC TAX slitta ufficialmente al 1° gennaio 2023, così come stabilito con l'approvazione della legge di Bilancio 2022, che colpisce i Macsi, manufatti in plastica di singolo impiego, con un'imposta di 450 euro a tonnellata.

L'ennesimo rinvio è stato accolto con favore dalle organizzazioni industriali e da quelle della grande distribuzione, mentre ha suscitato nuovi disappunti dal mondo ambientalista, secondo cui la Plastic Tax è un elemento indispensabile nella lotta all'inquinamento.

 

Cosa comporta questa normativa? Di sicuro rivedere i propri imballaggi e studiarne di nuovi.

Noi della Calloni srl abbiamo voluto confrontare i pro e i contro dell'utilizzo di un sacchetto di tela al posto della plastica e abbiamo riassunto in questa tabella gli aspetti che ci sono sembrati più significativi

 

	PLASTICA	TELA
Tassazione:
- Plastic TAX	0.45 €/kg	0.00 €
- Co.Na.I.	0,642 €/kg	0.00 €
Impatto Ambientale:
- Ecologico	NO	SI
- 100% Naturale	NO	SI
- Riutilizzabile	NO	SI
Benefici sul Brand:
- Brand ecologicamente responsabile	NO	SI
- Visibilità del Brand grazie al riutilizzo	NO	SI

 

Il sacchetto in cotone ha sicuramente più vantaggi è più di un semplice imballaggio, valorizza e contraddistingue i prodotti artigianali da quelli industriali

 

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